Chiara Romani vince il Premio nazionale Filippo Sanna

Amore unica risposta alla guerra

Dedicato a tutte le vittime innocenti della guerra,/il cui respiro è stato brutalmente interrotto dalla violenza./Il loro silenzio è un grido che chiede pace,/un'assenza che parla più di mille parole./

L’amore è l’unica risposta,/la guerra non avrà mai l’ultima parola.

Sono le riflessioni poste dopo l’ultimo punto del racconto Umanità calpestata, con cui Chiara Romani, studentessa della classe 5B del Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto del Tronto, ha vinto il Premio letterario nazionale Filippo Sanna 2024-25; parole che chiudono una storia d’amore, quella tra Pier e Layla, troncata dalla violenza della guerra che impedisce l’happy end sperato dal lettore.

La felice penna di Chiara ha così conquistato per la seconda volta la giuria del premio che le era stato già attribuito nel 2023, seguito l’anno dopo da quello della giuria tecnica selezionata da Asmae Dachan, giornalista e scrittrice italo-siriana e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. L’evento conclusivo della VII edizione del concorso nazionale, divenuto un vero e proprio punto di riferimento per i giovani aspiranti scrittori, si è svolto sabato 24 maggio, presso la bellissima Chiesa di San Domenico a Rieti, dove è stato ricordato il giovane Filippo Sanna, scomparso nel terremoto del 24 agosto del 2016; la classifica dei finalisti si aggiornava in tempo reale sulla base delle votazioni della giuria, in concomitanza con esibizioni musicali e di ballo. Tra i dieci racconti finalisti che hanno sviluppato il tema “L’Amore” quello di Chiara è risultato vincitore; in premio per la studentessa un viaggio di tre giorni a Livorno.

“Nel mio percorso scolastico, la scrittura ha rappresentato molto più di un esercizio espressivo: è stata uno spazio di verità, un laboratorio interiore, uno strumento per cercare senso nel mondo. Ho scritto per comprendere, per prendere posizione, per restare umana. Ed è con profonda gratitudine che ho visto questi miei gesti fragili ma sinceri trovare ascolto e riconoscimento. È stato un risultato inaspettato, che mi ha reso orgogliosa, soprattutto per i valori di cui si fa portatore. Un tema vasto, quello dell’Amore, spesso abusato, ma che ho voluto rileggere alla luce dei tempi che ci attraversano, come unico antidoto possibile contro la guerra, che annichilisce tutto”.

Orgoglio e viva soddisfazione, a nome di tutto il Liceo sambenedettese, sono stati espressi dalla Dirigente Scolastica, professoressa Elisa Vita, che ha sottolineato l’eccellente risultato, capace di donare ulteriore prestigio al Rosetti, mentre la professoressa Adelia Micozzi, referente del Laboratorio di scrittura creativa al cui interno Chiara ha lavorato in questi anni per affinare la propria felice vena artistica, e la professoressa Alessia Palestini, docente di Lettere di Chiara, parlano di “grande sensibilità unita a profonda capacità di riflessione sull’esistenza umana ”. 

Scritto dalla prof.ssa Elena Cardola

Allegati

Umanita calpestata TESTO guerra (2) (4) chaira romani.pdf

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