ARIANNA PIGNOTTI FINALISTA AL CONCORSO OPERA PRIMA

La studentessa del Liceo Rosetti premiata alla Cattolica di Milano

arianna pignotti

La studentessa Arianna Pignotti, frequentante la classe 4E, già vincitrice nell’anno passato sempre nella categoria “Racconti”, è risultata fra i finalisti del Concorso Opera prima 2023/2024, cui ha partecipato all’interno delle attività proposte nel Laboratorio di scrittura creativa. Il concorso di scrittura creativa è promosso dall’Istituto Toniolo, ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ed è rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia sul tema “Il futuro che sono – Desideri, timori e aspettative per la persona che diventerò”.

Una traccia davvero intensa quella proposta agli studenti ed alle studentesse, chiamati a lanciare “lo sguardo sul futuro non già scritto e solo da indovinare, ma da costruire giorno per giorno, con continui bivi che portano da una parte o dall’altra. Raccontare il futuro non significa dire cosa vorrò fare da grande o quali siano i miei sogni”. Da qui l’invito a narrare “la storia di un personaggio che ha perseguito nella sua vita un desiderio o che ha faticato per realizzarlo e non ci è riuscito, evidenziando la realizzazione o meno del sogno della giovinezza, il perseguire o il tradire i suoi ideali”.

E Arianna, che frequenta con passione il Laboratorio di scrittura creativa curato dalla professoressa Adelia Micozzi, ha nuovamente catturato l’attenzione dei giurati, tanto da partecipare ancora una volta all’evento conclusivo che si è tenuto il 16 maggio 2024 alle ore 15.30 presso l’Università Cattolica di Milano. Un’esperienza davvero densa di significato che la studentessa, nella sua spiccata sensibilità, ha comunicato con queste parole.

“Può un sogno avverarsi per ben due volte?

A me è successo quando il racconto con il quale ho partecipato al concorso Opera Prima Edizione 2023-2024 è stato inserito tra i racconti finalisti.  Avevo avuto l'onore e la fortuna di vincere l'edizione precedente del suddetto concorso e, a distanza di un anno, ancora erano vivide nei miei ricordi le immagini affascinanti e quasi sacrali dell'Antico monastero di Sant'Ambrogio che dal 1921 ospita la sede dell'università Cattolica di Milano. Il 16 maggio scorso è un altro giorno che non dimenticherò. L'aula in cui si è svolta la premiazione era gremita di studenti provenienti da ogni parte d'Italia, e nella giuria figuravano professori universitari, giornalisti e scrittori dai nomi prestigiosi. Vagare tra i corridoi infiniti, ammirare gli antichi chiostri, poter sbirciare le aule, soprattutto l'aula magna imponente e intrisa di storia e di cultura, è stato per me il vero premio.  È quasi palpabile la sensazione che all'interno di quell'edificio centenario vi sia una sorta di motore che consente, a coloro che decidono di intraprendere lì un percorso di studi, di realizzare i propri sogni, concretizzando così le proprie personali passioni. Anche se solo per un giorno sentirmi parte di una storia, di una comunità di eccellenza e di grandi valori condivisi è stato un privilegio incommensurabile”.

Scritto da Prof.ssa Elena Cardola