Azione di informazione, comunicazione, sensibilizzazione e pubblicità.
Fondi Strutturali Europei 2014-2020

Il Rosetti grida: “FORZA SAMB!”

Avv. Andrea Gianni, ed i calciatori Kevin Candellori e Matteo Patti

Logo SAMB realizzato da Serena Censori della III BCon l’articolo dedicato alla visita, svoltasi mercoledì 14 febbraio, di esponenti della Sambenedettese presso il nostro istituto, avviamo la pubblicazione di alcuni testi redatti dagli studenti della classe III B nell’ambito del progetto di Alternanza scuola-lavoro “Dalla realtà alla scrittura”. Il programmato incontro con il Direttore Generale, avvocato Andrea Gianni, ed i calciatori Kevin Candellori e Matteo Patti, ha consentito ai ragazzi di proseguire l’attività di tipo giornalistico avviata da alcune settimane con la testata ilmascalzone.it e preceduta da momenti formativi in aula e in esterna su peculiarità della professione, sue basi deontologiche, caratteristiche dei testi giornalistici. Dopo l’intervista in classe, la delegazione Samb si è poi spostata in aula magna per un breve incontro con gli studenti impegnati nell’assemblea d’istituto; il gagliardetto donato dalla società alla scuola è stato consegnato dai ragazzi alla Dirigente Scolastica Stefania Marini.

“Lavorare, lavorare, lavorare”,  è quello che serve per riuscire, anche nello sport. Possiamo così sintetizzare le parole di alcuni rappresentanti della Società Sportiva Sambenedettese, l’avvocato Andrea Gianni (Direttore Generale), il centrocampista Kevin Candellori ed il difensore Matteo Patti, che ci sono venuti a trovare nella giornata di mercoledì 14 febbraio insieme a Simona Piergallini (marketing) e Maurizio Di Ubaldo (ufficio stampa).

I due giocatori intervistati hanno iniziato raccontando la loro passione per il calcio, già a partire dall’infanzia, ed hanno poi concentrato il discorso sull’importanza dell’impegno che caratterizza la vita di uno sportivo perché, “nel momento in cui da dilettanti si diventa professionisti, il calcio si trasforma in un lavoro che richiede sacrificio ed uno stile di vita in linea con gli obiettivi da raggiungere”. Così il dialogo tra noi ragazzi ed i rappresentanti della Samb, allargato poi a molti studenti della nostra scuola riuniti in aula magna per l’assemblea d’istituto, non si è fermato solo sugli aspetti tecnico-sportivi ma si è incentrato anche sullo studio e sulla scuola perché: “senza cultura non c’è sport e senza sport non c’è cultura” ha affermato Andrea Gianni, che ha ricordato gli anni trascorsi, come noi, al liceo scientifico  ed ha continuato asserendo che spesso sono anche le società sportive che spingono i giovani atleti a dedicarsi agli studi, come emerso dall’esperienza di Matteo Patti nella squadra calcistica della città di Perugia. Inoltre “una migliore preparazione culturale offre la possibilità di percorre nel mondo del calcio altre strade, parallele a quella dell’agonismo, come quella aperta dalla scuola di Coverciano per dirigenti tecnico-sportivi - ha proseguito Gianni, rivolgendosi in particolare, ma non solo, alle classi del corso sportivo.

Il colloquio si è anche soffermato sulla stretta relazione che c’è tra San Benedetto, la sua squadra, la tifoseria e sul valore formativo e sociale dello sport, particolarmente sentito nella nostra città. In questo senso la Sambenedettese si è impegnata in un progetto, denominato 3P, che coinvolge 58 squadre che militano nella Lega Pro; la Samb “è una delle poche scelte in tutta Italia” ha spiegato il Direttore Generale. Infatti il progetto 3P (Patto, Passione, Partecipazione) ha l’obiettivo di introdurre all’interno dello stadio non solo i tifosi ed i ragazzi ma anche le famiglie, in modo che il giorno della gara si trasformi in un giorno di festa nel quale la città possa tifare la propria squadra in tutta sicurezza. Questo spiega l’importanza di togliere la protezione che separa la curva e la tribuna dal campo, in modo da concepire il Riviera come un stadio all’inglese dove, ormai da molti anni, si è tolta qualsiasi barriera architettonica così da permettere una migliore visione della partita da parte dello spettatore; in questo modo l’incontro di calcio diventa un momento di aggregazione e di spettacolo per tutti. “Questo progetto concorre all’innalzamento del “rating” della nostra società e risulta importante perché può contribuire a offrire alla città quella visibilità che mancava da qualche anno; speriamo che anche in questo modo la Sambenedettese torni ad essere quella gloriosa società che tanti conoscono”.

GALLERIA FOTOGRAFICA